Restauri
Interventi nei Laboratori di Restauro della Soprintendenza
Interventi nella provincia di Ravenna
Interventi nella provincia di Ferrara
Interventi nella provincia di Forlì-Cesena
Interventi nella provincia di Rimini
E' un fatto di corretta metodologia che ogni intervento venga documentato e divulgato; ciò costituisce obbligo preciso per i restauratori, come ribadito immancabilmente nelle carte del restauro: dalla Carta del Restauro italiana del 1931 Norme per il restauro dei monumenti principio 11), alla Carta del Restauro del 1972, art. 8.
Scena di un cantiere, Roma, tomba sulla via Latina
Per le Soprintendenze, l'informazione, la comunicazione e la divulgazione delle proprie attività costituisce preciso dovere che caratterizza le competenze scientifiche e istituzionali a noi proprie. Tale impostazione era bene espressa nei principi informatori dell'attività di tutela nella Relazione della Commissione Franceschini, che nella Dichiarazione XXI, così recitava: Di ogni attività di rinvenimento, di conservazione e restauro, di valorizzazione di Beni culturali, l'Amministrazione autonoma dà pronta comunicazione al pubblico, nelle forme più idonee sia ai fini scientifici sia a quelli della conoscenza culturale.
Le indicazioni contenute all'art. 8 della Carta del Restauro del 1972 costituiscono precetto nella loro specificità tecnica: ogni intervento deve essere studiato e motivato per iscritto e del suo corso dovrà essere tenuto un giornale, al quale farà seguito una relazione finale, con la documentazione fotografica di prima, durante e dopo l'intervento. Verranno inoltre documentate tutte le ricerche e analisi eventualmente compiute...
Giovanni Amico, L'architetto pratico, 1726
Tenendo in mente questi principi e indicazioni, abbiamo deciso di dedicare questo settore del sito web ai Restauri eseguiti dalla Soprintendenza, allo scopo di documentare i lavori eseguiti sin'ora. Verranno qui pubblicate, volta per volta, relazioni e fotografie dei singoli interventi.
Si sottolinea l'importanza dell'iniziativa all'interno di questa Soprintendenza che gode e ha goduto di un prestigio referenziato da pubblicazioni a carattere scientifico, in linea con gli intenti che mi sono proposta all'inizio del mio mandato, quando oltre all'attività amministrativa ricordavo la necessità di perseguire un progetto culturale, scientifico e professionale, fatto di conoscenze, esperienze, contributi e collaborazioni.
Antonella Ranaldi
Soprintendente Beni Architettonici e Paesaggistici
di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini